L’Inps proroga la scadenza per i versamenti dei contributi agricoli 2021. Con l’ultimo messaggio inviato dall’istituto di previdenza nazionale si chiariscono alcuni dettagli. Per le aziende appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacultura, l’esonero contributivo è riconosciuto dal 1° novembre 2020 e fino al 31 gennaio 2021.
Beneficiano dell’agevolazione le aziende agricole così come gli imprenditori agricoli professionali, coltivatori diretti, mezzadri e coloni che svolgono le attività identificate dai codici ATECO di cui all’allegato 3 del decreto Ristori.
Il decreto Sostegni ha prorogato l’esonero anche per i contributi del mese di gennaio 2021, modificando però le regole in merito al rispetto dei limiti agli aiuti di Stato riconosciuti per singola impresa.
Una novità che ritarda i tempi per la definizione delle domande di esonero e che, conseguentemente, porta alla proroga della scadenza per i versamenti dovuti per tutti i contribuenti, datori di lavoro e lavoratori autonomi in agricoltura, che possono potenzialmente accedervi.
Il decreto Sostegni, sempre, al comma 2-bis dell’articolo 19 introdotto dal Senato nel corso dell’iter di conversione, dispone che l’accesso all’esonero contributivo sia subordinato ad una dichiarazione da parte del richiedente, da rendere in sede di domanda, con la quale bisognerà dichiarare di non aver superato i limiti individuali per l’accesso agli aiuti di Stato.
Un incrocio di novità, volte a consentire il rispetto dei vincoli comunitari, che portano alla necessità di aggiornamenti procedurali da parte dell’INPS e, sentito il Ministero del Lavoro, alla proroga per tutti i potenziali beneficiari dei versamenti dei contributi agricoli dovuti.