Ieri Levantagri oggi Spin: l’evoluzione degli accessori per carrello elevatore e macchine fisse per movimentare contenitori e materiali
La spin è una ditta specializzata nella progettazione e realizzazione di accessori per carrelli elevatori e macchine fisse. Dispositivi utili a raccogliere, trasferire, ribaltare, ruotare l’immensa varietà di prodotti e liquidi contenuti in box e in fusti. Ma produce e controlla tutta la linea nel proprio stabilimento dove dispone di un magazzino ricambi e personale per effettuare direttamente manutenzioni programmate e ripristino/sostituzione. Insomma è l’evoluzione degli strumenti per la movimentazione che creano valore. E su richiesta specifica: personalizza modifiche sulle proprie attrezzature in base alle esigenze dell’utente e progetta e realizza nuove idee per bisogni e funzioni. E’ un’azienda riconosciuta e stimata grazie alla affidabilità che nel tempo ha saputo dimostrare con i propri clienti. Ma facciamo quattro chiacchiere con il responsabile Gianpiero Finizio
Gianpiero come va?
Bene dai… in fondo direi che noi non ci possiamo lamentare.
Dunque ci racconti un po’ quando e come è nata la sua azienda?
Mah! Affondiamo le radici nel secolo scorso, quando fu fondata un’azienda, che poi ho rilevato nel 2012, e che allora si chiamava Levantagri srl. Questa si occupava di macchine agricole a più ampio raggio, poi quando ne ho preso possesso ho preferito lasciare anche il vecchio nome come punto di riferimento per i clienti ma soprattutto per rispetto alla storia che mi ha preceduto.
E da allora si è specializzata in carrelli ribaltatori
E tutto ciò che concerne questo mondo, un settore che inconsciamente viene sminuito perché è il classico prodotto sottovalutato che generalmente si dà per scontato. Ma poi quando viene a mancare si rivela un anello fondamentale perché si paralizza tutto, se lo immagina un frantoio senza ribaltabili cosa sarebbe? Si bloccherebbe la produzione…
In effetti sarebbe un bel guaio. Ascolti, l’Hi Tech è ovunque, mi chiedo: esiste anche nel suo settore?
Certo! PArtiamo dal presupposto che il nostro mondo si basa quasi esclusivamente su sistemi idraulici, ma negli ultimi tempi stiamo ragionando anche su macchine ibride che possano abbinare l’elettrico all’idraulico. Macchine capaci di rigenerarsi nella fase passiva con relativa minore perdita di tempo e, ovviamente, anche dal punto di vista ecologico sarebbe un gran passo avanti, si andrebbero a eliminare tutti gli oli lubrificanti che oggi arrecano sempre un danno all’ambiente. Stiamo ricercando una strada utile in questo senso ma ancora non siamo pronti al 100%. Anche e sopratttutto per i costi, bisogna attendere ancora…
Come si comporta il mercato nei confronti del suoi prodotti?
Il nostro trend è in crescita grazie anche alle esigenze di automazione capillari che si stanno sviluppando in tutti i settori, da questo punto di vista non ci possiamo assolutamente lamentare… Lo stesso vale anche per il discorso sicurezza, più si procede, più lavoriamo con norme importanti che le nostre macchine rispettano e soprattutto garantiscono. La nostra azienda del resto ne è testimone vista la affidabilità che ci contraddistingue e la resistenza dei prodotti e la sicurezza.
E riguardo agli ultimi sviluppi? Intendo Guerra in Ucraina e aumento delle materie prime?
Guardi sinceramente glie lo dico con cognizione di causa. La crisi non c’è! Intendo dire siamo in un momento di base molto florido. Purtroppo ci sono grandi aziende che hanno in mano il mercato che stanno guadagnando il triplo se non il quadruplo del normale grazie a speculazioni che fanno con una nonchalance sfacciata, a discapito di chi ci sta sotto, praticamente tutti noi. Oggi il cliente si sente smarrito per l’aumento violento di ogni prodotto (vedi gasolio ed elettricità ad esempio), si sente diffidente nei nostri confronti perché, a parer suo tutto, ciò è ingiustificato o meglio dire sospetto. Ma non possiamo farci niente noi produttori perché non possiamo fornire a nessuno un listino prezzi, le cose cambiano in maniera esponenziale dall’’oggi al domani. Se lo immagina uno che mi viene a chiedere un prodotto e io non sono capace di fargli un preventivo? Non si può dire al cliente “ok inizio a fare la macchina poi a alla fine ti dico quanto costa.” Ovviamente così se ne scappano tutti…
Quindi?
Quindi oggi è tutto fermo, si preferisce aspettare piuttosto che investire, o acquistare, e se sì acquista, andando al ribasso. Una macchina scadente che mi dura meno è meglio di una macchina valida che durerebbe decenni… Va beh il discorso è molto più colmpesso… perché è come sempre una cattiva gestione delle cose… e mi fermo qui.
Allora il futuro lo vede nero…
Dal nostro punto di vista al contrario il futuro è roseo… Per la nostra azienda ripeto non ci possiamo lamentare Non ci manca niente per esplodere nel senso positivo… Purtroppo non posso dire lo stesso per tutto il resto dobbiamo aspettare.