Nel mondo in rapida evoluzione dell’agricoltura moderna, l’attenzione all’impatto ambientale è diventata un punto focale per molte aziende del settore. Tra le questioni che emergono, i trattamenti fitosanitari e la loro relazione con la sostenibilità ambientale sono di fondamentale importanza. Per esplorare questo argomento, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Marco Fanti, una figura di spicco dell’azienda Caffini, leader nel settore dell’agricoltura e della distribuzione dei fitofarmaci.
“Parliamo di impatto ambientale, parliamo di trattamenti fitosanitari per quanto riguarda la Caffini, ma anche di altre vicende drammatiche per quanto riguarda la nostra sopravvivenza. Lei, la Caffini, come la vede? Cosa ha in cantiere a riguardo?”
Queste sono le parole con cui abbiamo introdotto la nostra discussione con Marco Fanti, e la sua risposta ha gettato luce su una filosofia aziendale profondamente radicata nell’innovazione e nella ricerca per offrire prodotti e attrezzature che massimizzino l’efficacia mentre riducono al minimo l’impatto ambientale.
Nella sua risposta, Fanti ha sottolineato l’importanza di distribuire i prodotti fitosanitari in maniera efficace, concentrando l’applicazione nella zona target e riducendo al minimo la dispersione nell’ambiente circostante. Questo approccio, spiega, è parte integrante della visione dell’azienda, che si impegna a costruire macchine che non solo distribuiscano i fitofarmaci in modo efficiente ma che anche recuperino eventuali dispersioni, riducendo così al minimo il danno ambientale.
“Il fatto di recuperarlo è un’aggiunta che ci serve per recuperare quel poco che non va a versaglio. Nella nostra filosofia c’è proprio l’attenzione a costruire macchine virtuose nella distribuzione dei fitofarmaci, poi l’ultimo passo è quello di recuperare quel poco, ripeto, che non va versato.”
Queste parole riflettono un impegno tangibile verso la sostenibilità ambientale, che va oltre il mero rispetto delle normative vigenti. È un impegno che si traduce in azioni concrete, come la ricerca e lo sviluppo di tecnologie avanzate per la distribuzione mirata dei fitofarmaci, riducendo così al minimo gli sprechi e gli impatti negativi sull’ambiente.
Una parte cruciale di questa discussione riguarda anche il supporto finanziario e normativo che può sostenere tali iniziative. Fanti evidenzia come i fondi e i bandi, tra cui quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), stiano agevolando l’adozione di tecnologie che limitano le emissioni di prodotti tossici e nocivi nell’ambiente. Questo sostegno è fondamentale per incentivare l’adozione di pratiche agricole sostenibili e per guidare l’intero settore verso una maggiore responsabilità ambientale.
“Stanno agevolando la, come punteggio proprio queste macchine che vanno a contenere l’emissione di prodotti tossici nocivi. Nel nostro caso, i prodotti fitofarmaci, nel caso degli concimi la stessa cosa.”
Concludendo l’intervista con un tocco di umorismo, Fanti riconosce l’importanza di affrontare questi temi con serietà ma anche con un sorriso, nonostante la fatica accumulata durante l’evento fieristico. La sua chiusura, con un ringraziamento a tutti gli ascoltatori e spettatori che li hanno seguiti attraverso i diversi canali mediatici, riflette l’importanza di coinvolgere l’intera comunità agricola nella transizione verso un’agricoltura più sostenibile.
“È stata una bellissima fiera. Io ringrazio ancora Marco Fanti. Ora me lo sono ricordato, c’ho preso. Grazie ancora, Fiera Trattore. Noi ci siamo sempre. Your Deal is here. Ciao, grazie a te. Speriamo.”
In definitiva, l’intervista con Marco Fanti della Caffini offre uno sguardo approfondito sulle sfide e le opportunità legate all’adozione di pratiche agricole sostenibili. Attraverso l’impegno dell’azienda e il supporto dei fondi e delle iniziative governative, c’è la speranza di un futuro in cui l’agricoltura possa prosperare in armonia con l’ambiente circostante.
