Agricoltura di precisione, anche l’Italia è pronta all’innovazione

L'agricoltura di precisione è sempre più diffusa in Italia. Si tratta di quell'approccio al campo che prevede un monitoraggio delle colture e una misurazione dei parametri utile a definire mappe di resa e prescrizione così da poter gestire in maniera variabile le fasi di semina, fertilizzazione, difesa ed irrigazione. L'obiettivo? Ottimizzare la produttività del campo gestendo la variabilità intrinseca del suolo.

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L’agricoltura di precisione è sempre più diffusa in Italia. Si tratta di quell’approccio al campo che prevede un monitoraggio delle colture e una misurazione dei parametri utile a definire mappe di resa e prescrizione così da poter gestire in maniera variabile le fasi di semina, fertilizzazione, difesa ed irrigazione. L’obiettivo? Ottimizzare la produttività del campo gestendo la variabilità intrinseca del suolo.

Secondo i dati del Governo risalenti al 2017 solo l’1% della Sau nazionale è gestita con metodi innovativi,.

Tra i motivi di una bassa adozione di queste tecnologie c’è la frammentazione delle aziende agricole, in media di piccole dimensioni e quindi incapaci di investimenti in tecnologia e formazione.

In Italia non mancano tuttavia aziende estremamente innovative che applicano le ultime tecnologie nel campo della gestione agronomica delle culture come la risicoltura: il settore che forse più di tutti ha abbracciato per primo e in maniera strutturata i principi del precision farming.

 Il riso è, infatti, una coltura nata per la precisione. Innovazione principale, la guida assistita che ha, infatti, risolto il problema legato alla mancanza di punti di riferimento durante la semina in acqua. La soluzione? Il rateo variabile che ha consentito una razionalizzazione nell’impiego di input produttivi evitando le sovrapposizioni.

Questa tecnica si basa sulla produttività storica del campo partendo dall’idea le aree meno produttive saranno concimate maggiormente rispetto a quelle più produttive. Questo avviene attraverso la realizzazione di vere e proprie mappe dei campi suddivisi in aree a diversa densità di fertilizzazione. Mappe che poi vengono caricate su attrezzature di ultima generazione per effettuare la concimazione a rateo variabile.

Un’altra importante innovazione è stata introdotta dall’utilizzo di droni per la concimazione variabili: questa tecnologia permette di visualizzare il campo dall’alto usufruendo di tutte le informazioni digitali calibrate in base alle caratteristiche del suolo. Grazie al credito d’imposta per l’agricoltura 4.0 molte aziende potranno accedere a finanziamenti per investire nell’innovazione e nelle nuove tecnologie riuscendo a raggiungere livelli sempre più elevati di precisione.