Soluzione trovata per il riparto del Fondo europeo per l’agricoltura. Lo sviluppo rurale sarà, infatti, tra i Programmi di sviluppo rurale delle regioni italiane. Verrà costituito un cosiddetto fondo specifico da 92 milioni di euro per compensare integralmente le regioni che accuseranno perdite di cofinanziamento in quota Feasr per l’applicazione del criterio di riparto misto.
Dopo sei mesi di scontri e tentativi di mediazione è stato, infatti, trovato l’accordo per la ripartizione delle risorse finanziarie per lo sviluppo rurale per il biennio di transizione 2021-2022. La decisione finale spetta, comunque, al Consiglio dei Ministri che dovrà regolamentare ogni singola clausola, come l’importo che ogni singola regione dovrà utilizzare per il funzionamento del secondo pilastro della Pac fino a tutto il 2022.
Saranno tre gli elementi principali: la ripartizione delle risorse 2021 sarà eseguita in ragione del 90% dei fondi utilizzando il criterio storico e per il restante 10% applicando parametri oggettivi.
Nel secondo punto si stabilisce invece che per il 2022 i criteri storici peseranno per il 70% e per il rimanente 30% si farà riferimento a quelli oggettivi. Infine ci sarà una ulteriore ripartizione a favore delle Regioni di 92 milioni di euro supplementari.
Un accordo, dunque, che non penalizza nessuna Regione e che anzi va sostenere uno dei settori più importanti dell’economia nazionale e mondiale.
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Abstract: Soluzione trovata per il riparto del Fondo europeo per l’agricoltura. Lo sviluppo rurale sarà, infatti, tra i Programmi di sviluppo rurale delle regioni italiane. Verrà costituito un cosiddetto fondo specifico da 92 milioni di euro per compensare integralmente le regioni che accuseranno perdite di cofinanziamento in quota Feasr per l’applicazione del criterio di riparto misto.